Metti al sicuro ciò che ami di più

Per la famiglia o in azienda affidati a chi Ti garantisce le migliori tecnologie per la sicurezza.

Se farete fare un impianto nella Vostra casa o nella Vostra attività uguale a quello di una banca, Vi sarete creati delle (inutili) complicazioni tecniche di uso e manutenzione, avrete speso più del necessario e probabilmente non sarete più protetti di quanto avreste potuto esserlo con un impianto “normale” pensato per la Vostra situazione.

Contemporaneamente, se decideste di risparmiate sulla qualità dei prodotti o sulla professionalità dell’installazione e montate un sistema “fai da Te”, che genera falsi allarmi o che non Vi protegge adeguatamente, avrete buttato via i Vostri soldi e non avrete aumentato il Vostro livello di sicurezza.

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L’impianto di allarme / antintrusione deve:

• rilevare quanto prima possibile ogni tentativo di accesso non autorizzato;

• garantirvi la tempestiva segnalazione ed il pronto intervento di personale professionalmente preparato (es. Forze dell’Ordine);

• rappresentare un efficace deterrente alle intenzioni dei malintenzionati / criminali;

• far desistere prima possibile i malintenzionati / criminali che comunque attaccassero i Vostri locali.

L’impianto si deve integrare alla sicurezza di tipo passivo: per far si che un luogo sia davvero protetto deve necessariamente esistere un equilibrio fra la protezione attiva (impianto allarme, video citofono e telecamere, controllo accessi, ecc.) e quella passiva (porte e vetri, inferriate, serrande, casseforti, ecc.).

Per esempio, in una casa edificata in un luogo isolato un sofisticato impianto d’allarme antintrusione può essere inutile se le porte e le finestre al piano terra non hanno una struttura sufficientemente resistente. II ladro ha in questo caso molto tempo a disposizione, a causa dell’isolamento dell’abitazione, per compiere un’intrusione e fuggire indisturbato prima di qualsiasi intervento. Al contrario, la sola protezione passiva permetterebbe comunque al ladro che la superasse una permanenza non rilevabile, a tempo “indeterminato”, all’interno dell’abitazione.

Installazione

L’installazione deve essere eseguita a regola d’arte.

Deve essere effettuata quindi da un’azienda in possesso dell’attestato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali della CCIAA (Camera di commercio, dell’industria, dell’agricoltura e dell’artigianato) e quindi in grado di rilasciare tulle le dichiarazioni previste della normativa vigente.

Detta azienda deve garantire un’installazione nel rispetto delle norme tecniche CEI e UNI e di tulle quelle normative che riguardano gli impianti ad esso collegato, e svolgere e proprie attività nel rispetto della corrente legislatura sulla sicurezza sul lavoro. Soltanto le ditte installatrici di impianti dì sicurezza / antintrusione, antifurto e antiaggressione possono certificare la realizzazione di un impianto nel rispetto delle Norme CEI.

L’installatore deve provvedere, con mezzi, materiali e personale specializzato a:

• realizzare i collegamenti elettrici e la messa a terra;

• posare tubazioni e cavi necessari alle interconnessioni (impianti cablati);

• posizionare e cablare i sensori;

• posizionare e cablare la centrale e dispositivi di allarme.

Ultimata l’installazione dell’impianto. l’installatore deve procedere alla verifica della conformità della fornitura controllando la funzionalità di ogni parte del sistema installato.

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Collaudo (verifica del funzionamento dell’impianto)

Il collaudo dell’impianto è un aspetto importante del processo di realizzazione del sistema d’allarme / antintrusione, anche ai fini della certificazione dell’impianto.

L’installatore deve verificare e certificare che le prestazioni ottenute siano quelle di progetto e comunque conformi con il tipo di impianto commissionato e quindi realizzato.

Devono essere eseguite tutte le prove di conformità indicate nelle norme vigenti ed in particolare è necessario verificare:

– che la fornitura dei materiali ed apparecchiature corrisponda in quantità e qualità alle prescrizioni progettuali e contrattuali;

– che i materiali utilizzati non abbiano anomalie costruttive;

– che il sistema sia correttamente configurato e che vengano effettuate le prove di funzionamento.

Queste prove devono essere eseguite in presenza del cliente, che deve convalidare la positività del collaudo (per esempio apponendo la propria firma per accettazione su un documento di collaudo).

Istruzioni per l’uso dell’impianto

Terminate le operazioni di collaudo dell’impianto deve essere cura dell’installatore formare il cliente sull’uso dell’impianto e consegnare i manuali di installazione e utilizzazione dei dispositivi installati (redatti anche in lingua italiana).

Tra gli argomenti da trattare durante la formazione devono essere compresi almeno i seguenti:

– descrizione apparati installati;

– utilizzo e funzionalità di ogni apparato;

– addestramento all’utilizzo del sistema per verificarne la corretta funzionalità;

– comportamento in caso di funzionamento inappropriato o inatteso.

Documentazione dell’impianto

A collaudo positivo effettuato, l’installatore deve consegnare al cliente la documentazione finale costituita da:

• distinta dei materiali installati, corredati con le schede tecniche di prodotto;

• i disegni “definitivi” dell’impianto realizzato, comprendenti:

– schemi elettrici. comprensivi dei dettagli costruttivi dei quadri;

– tracciati delle interconnessioni degli impianti;

– planimetria con ubicazione di centrale, sensori e dispositivi di allarme;

• manuale di manutenzione che comprenda le modalità e la periodicità della manutenzione;

• copia del certificato di avvenuto collaudo;

• dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte (legge n. 46/1990).

Per quanto riguarda quest’ultimo documento. sottolineiamo che gli impianti d’allarme / antintrusione eseguiti in conformità alla norma CEI 79-3 si intendono a regola d’arte e pertanto osservano pienamente le disposizioni della Legge n. 46/90.

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Manutenzione

La causa più comune del funzionamento non corretto di un sistema di allarme in caso di intrusione è una manutenzione inadeguata.

Ogni impianto deve essere pertanto oggetto di una periodica manutenzione che ne assicuri il corretto funzionamento.

La manutenzione preventiva deve prevedere due o più interventi programmati di controllo annuali su tutti i componenti dell’impianto.

La manutenzione correttiva deve prevedere gli interventi necessari per la messa a punto o la sostituzione dei componenti guasti, a seguito di malfunzionamenti dell’impianto segnalati dall’utilizzatore.

E’ necessario dunque affidare la manutenzione ad una organizzazione (può essere lo stesso installatore) che sia in grado di effettuare la manutenzione preventiva e, in caso di malfunzionamento o avaria del sistema, sia in grado di intervenire repentinamente con personale addestrato per ripristinare il corretto funzionamento: è opportuno stipulare un apposito contratto di manutenzione.

La manutenzione presentiva deve prevedere come minimo le seguenti operazioni:

– controllo approfondito di tutte le parti componenti dell’impianto e le interconnessioni;

– test di funzionamento dalla centrale, degli organi di comando e dei sensori:

– test dei dispositivi di segnalazione d’allarme collegati, sirene, dispositivi di chiamata, ecc…;

– sostituzione preventiva di parti e componenti impianto soggetti a elevata usura o vita di tempo limitata (es. sostituzione periodica batterie).

Tutte le prove devono essere annotate su un’apposita lista di controllo predisposta, certificando la rispondenza alla conformità delle misure e verifiche funzionali rispetto alla lista dei punti e dei parametri di riferimento riportati sul modulo. Il cliente deve essere informato dell’esito del controllo, del buon funzionamento dell’impianto o delle eventuali non conformità rilevate dal tecnico in modo da concordare modalità e tempi di eventuali ripristini necessari.

Una copia della lista di controllo deve rimanere al cliente, controfirmata da entrambi.

I contratti di assistenza possono essere di vari tipi:

– l’assistenza in garanzia viene prestata a termini di legge per tutte le realizzazioni;

– l’assistenza su contratto prevede normalmente due o più interventi programmati annui di manutenzione nonché altri interventi eventualmente necessari, la sostituzione dei componenti guasti, la garanzia sui componenti sostituiti,

– eventuali servizi di ricezione allarmi guasti/anomalie tecnologiche inviati telefonicamente dall’impianto d’allarme ad un centro di telecontrollo;

– l’assistenza su chiamata prevede il ripristino delle condizioni di funzionamento dei prodotti addebitando al cliente il costo dell’intervento comprendente le parti eventualmente sostituite e la mano d’opera.

Riassumendo…

Nella progettazione di un impianto, è opportuno affidarsi a Specialisti certificati in grado di effettuare un’accurata e corretta analisi del rischio.

E’ necessario servirsi solo di Installatori Professionisti.

L’installatore è tenuto ad eseguire il collaudo, a dare adeguate istruzioni sul corretto utilizzo dell’impianto e a rilasciare tutta la documentazione di legge. Il cliente ha diritto ad una garanzia pari a due anni, ma solo nei primi sei mesi non è tenuto a dimostrare che il difetto era presente alla consegna dell’impianto.

E’ opportuno attivare un contratto di manutenzione con l’installatore dell’impianto, per avere la garanzia di un lungo e regolare funzionamento e della sicurezza desiderata. Un ultimo consiglio: evitare il “fai da te”, in quanto la sicurezza non si improvvisa e fare affidamento su di un sistema di allarme / antintrusione che quando serve non offre garanzie può portarvi brutte sorprese ed arrecarvi gravi danni.